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Newsletter ottobre - gennaio #5

Abbiamo pensato di iniziare questa newsletter trimestrale per raccontarvi quello che accade nel nostro Centro ad Almaty, e per coinvolgervi il più possibile nelle nostre attività. 

"Sentieri"

L'immenso valore di un dono

Già da qualche anno il Capodanno è un momento speciale per i nostri ragazzi. Infatti, ad Almaty il nuovo anno si festeggia maggiormente rispetto al Natale, perché il Kazachstan è un paese prevalentemente musulmano. Dunque, da qualche anno diversi lavoratori di alcune aziende si sono coinvolti naturalmente in un progetto di MASP pensato per i nostri ragazzi. Il progetto è strutturato così: i nostri assistenti sociali si preoccupano di chiedere ai bambini cosa desiderano per il nuovo anno, e il desiderio di ognuno viene affidato a una persona che si occupa di realizzare il regalo. Una volta ultimato, il regalo viene consegnato dai noi direttamente al bambino. In questo modo, può essere l’occasione perché ciascuno dei nostri ragazzi si senta speciale, preferito e ascoltato. Ad ora, si sono coinvolti i lavoratori del supermercato la METRO, che realizzano regali per 40 bambini, e di altre due aziende più piccole, che li realizzano per altri 35 bambini. Molti regali sono prodotti di cancelleria, vestiti, giochi, ma anche certificati per prodotti particolari, essenziali per le cure sanitarie dei bambini. Ad esempio, ad una bambina, Leila, che ha ha la sindrome di down, problemi al cuore ed è sottoposta a delle cure ormonali per cui deve stare sempre in casa, le hanno regalato un corso di disegno con un’insegnante che si reca direttamente da lei. Questo dimostra l’attenzione che attraverso questo progetto si può avere per la vita di ognuno dei nostri ragazzi, testimoniando quanto ognuno di loro è unico e importante!

Ciò che è intuizione diventa tradizione

Dall'11 al 14 dicembre è stata organizzata la quarta raccolta alimentare del centro, denominata “cesto della bontà”. Alla campagna prendono parte diverse persone: singoli individui e alcune scuole, i cui figli organizzano chioschi dove vendono i prodotti da loro realizzati e utilizzano il ricavato per acquistare cibo da raccogliere. A questa campagna partecipano anche una piccola azienda i cui dipendenti, ad esempio, sono ospiti del nostro centro. La parte migliore è che per assemblarlo ti serve solo una confezione di pasta! Da quest'anno alcune persone acquistano la spesa online per farsela recapitare direttamente al centro, ma il più delle volte viene consegnata fisicamente. La raccolta comprende non solo prodotti alimentari, ma anche prodotti per l'igiene come pannolini, sapone, ecc. È un gesto molto bello perché vi prendono parte persone diverse e diventa una specie di tradizione, un gesto che non finisce mai. Inoltre, grazie a questo progetto, potrai vedere come non sia necessario fare grandi cose, ma anche un piccolo gesto può essere utile a qualcun altro. Grazie a questa intuizione, infatti, si forma una comunità di persone che lavorano per un obiettivo comune, come dice il proverbio: “Curando le ferite degli altri, guariamo le nostre ferite e il volto della società cambia gradualmente”.

A lezione di cucina

Nazgul, un’operatrice del Centro, una volta a settimana tiene un laboratorio di cucina con tre nostri ragazzi con bisogni speciali. In questo laboratorio imparano a cucinare i biscotti e il pane fresco. L’obbiettivo di Nazgul è che loro diventino sempre più autonomi, anche se è un percorso molto lungo. Tutto ciò che cucinano viene venduto il mercoledì pomeriggio e il giovedì presso il nostro Centro ai visitatori o ai genitori dei ragazzi. Per migliorarsi, a dicembre i nostri ragazzi sono andati a trovare Aruzhamal, una cuoca kazaka che è stata in Italia per conoscere la cucina italiana. Dopo questo viaggio, lei ha aperto un ristorante ad Almaty chiamato “Sfoglia bella” in cui cucina pietanze delle cucina italiana e kazaka. Da qualche anno, ha conosciuto MASP e, per questo, ha invitato i ragazzi nel suo laboratorio e gli ha insegnato a fare i biscotti secondo la sua ricetta. Adesso, insieme a Nazgul stanno imparando a seguire questa ricetta per cucinare dei biscotti di pasta frolla. Grazie a quest’esperienza, abbiamo deciso di avviare un secondo gruppo di tre ragazzi con bisogni speciali che il martedì cucina i biscotti seguendo un’altra ricetta di Aruzhmal. In questi laboratori si impara una cura per la qualità e la bontà del prodotto, seguendo i tempi di lavoro dei ragazzi. L’obbiettivo è che i ragazzi percepiscano che il frutto del loro lavoro è prezioso, tanto che gli altri vogliono acquistarlo. Inoltre, è molto bello come questa cuoca si è coinvolta con noi, insegnando gratuitamente le sue tecniche ai ragazzi, in virtù di un’amicizia con noi che dura da anni.

Una storia

Elmurat

È un bambino inserito nel Programma di Sostegno a Distanza di AVSI e ha una situazione famigliare molto difficile: la madre e il papà non vivono insieme, e la madre ha un lieve ritardo mentale. Abitano in una piccola casa, insieme alla nonna e allo zio alcolista, ma nessuno dei parenti ha mai accettato il bambino e questo ha reso la madre molto sola. Elmurat è affetto dal disturbo dello spettro autistico, e ha anche un ritardo mentale che non si riesce bene a definire perché nessuno si è mai realmente preso cura di lui. Anche negli altri centri di accoglienza in cui è stato non sono riusciti a prendersene cura, perché Elmurat diventa spesso aggressivo. Infatti, nella scuola internato speciale e negli altri centri non riescono a seguirlo in un percorso strutturato, perché è difficile mettersi in relazione con lui. Anche noi di MASP abbiamo fatto molta fatica in questi anni ma, ultimamente, portando pazienza, alcune cose sono cambiate. In questi mesi, è venuta a trovarci una nostra amica di Mosca, Natalia, che è una specialista che si occupa di autismo e di comunicazione alternativa e ha tenuto dei corsi per i nostri specialisti. Infatti, la maggior parte dei nostri ragazzi non riescono a comunicare secondo le nostre modalità, ma hanno una diversa di comunicazione. In particolare, abbiamo notato che Elmurat quando non riesce a farsi capire diventa aggressivo e, grazie all’aiuto di Natalia, attraverso la comunicazione alternativa un'operatrice di MASP, Nazgul, ha iniziato un'attività con lui in cucina. Per insegnarli a fare i biscotti Nazgul gli fa vedere delle immagini attraverso cui Elmurat comprende quello che gli viene detto e riesce a rispondere in modo adeguato. Anche la psicologa che lo segue sta utilizzando il metodo della comunicazione alternativa per entrare in relazione con Elmurat. Finalmente, lui sta accettando di partecipare a queste due iniziative e la sua aggressività non è venuta meno, ma sta migliorando molto!

Altri contenuti

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