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Newsletter Settembre-Novembre #1

Abbiamo pensato di iniziare questa newsletter trimestrale per raccontarvi quello che accade nel nostro Centro ad Almaty, e per coinvolgervi il più possibile nelle nostre attività. In questo primo numero volevamo presentarvi il nostro progetto "Piccoli passi", e raccontarvi di questo inizio dell'anno lavorativo.

Primo piano

"L’unica gioia al mondo è cominciare”

Partendo da questa frase di Cesare Pavese volevamo raccontarvi questo inizio d’anno nel nostro Centro ad Almaty. È stato un inizio pieno di novità, infatti, nuovi ragazzi con bisogni speciali hanno iniziato a frequentare i nostri corsi professionali, che si tengono ogni giorno presso il nostro Centro e sono formati da gruppi di 5/6 ragazzi. In questo modo, si creano più facilmente nuovi rapporti ed amicizie tra loro, e ciascuno può essere seguito personalmente dall’insegnante nella sua crescita umana e professionale.

Nel corso di questi mesi ci hanno aiutato anche diversi volontari. Alcuni italiani, come Davide e Letizia, che si sono occupati di migliorare la gestione organizzativa dei nostri prodotti sviluppando nuove possibilità di vendita. Inoltre, si sono occupati della realizzazione di un sito internet dell’Associazione MASP. Con interesse, hanno partecipato ad alcuni dei laboratori con i nostri ragazzi con bisogni speciali, come la ginnastica, il corso di panetteria e quello di cucito. Altri kazaki, come i ragazzi dell’Università Almaty Management University che stanno svolgendo uno stage di sette settimane presso il nostro Centro, aiutandoci nella realizzazione e nella vendita dei nostri prodotti e nel far conoscere il nostro centro alla loro università.

Inoltre, abbiamo ricevuto diverse visite, come quella da parte degli studenti universitari del corso di lingua italiana dell’Università KazNU Al-Farabi in occasione della “Settimana mondiale della lingua italiana” con a tema la sostenibilità. In questa occasione, abbiamo organizzato una visita al Centro, in particolare alle attività che promuovono la sostenibilità, come il riciclo di materiali (cartelloni pubblicitari, jeans, cravatte, legno) per la realizzazione di alcuni nostri prodotti. Uno dei ragazzi poi ha realizzato un piccolo video che ci ha inviato, accompagnato da un breve commento, in cui ha scritto “il tempo abbastanza breve che ho trascorso lì è stato sufficiente a toccare la mia anima”.

Questi incontri con ragazzi giovani, universitari o laureati, si sono rivelati molto utili e belli, perché per noi è stata l’occasione per guardare il nostro lavoro con una visione nuova, più aperta, accogliendo le loro idee e osservazioni. Inoltre, per i nostri ragazzi con bisogni speciali è utile comunicare con altri della loro età che vivono situazioni diverse e hanno prospettive differenti. E dall’altra parte, gli stessi universitari hanno l’occasione di imparare molto, interfacciandosi con situazioni che non hanno mai incontrato.

La seconda visita è stata da parte di alcuni membri della compagnia aerea FlyArystan, che ci hanno chiesto di realizzare delle borse per i loro clienti riciclando i giubbotti di salvataggio utilizzati dalla loro compagnia. Abbiamo mostrato loro le attività che svolgiamo, in particolare i nostri laboratori di taglio e cucito e di lavorazione del legno. Successivamente, c’è stato un momento di condivisione con i nostri ragazzi, a cui i membri della compagnia aerea hanno consegnato dei regali realizzati da loro, seguito da un piccolo laboratorio in cui abbiamo svolto insieme i primi passaggi per realizzare una borsa a partire dai giubbotti di salvataggio. È stato un incontro interessante perché ci ha testimoniato che è possibile mettere in dialogo due settori così distanti, come quello del business e del sociale. Speriamo che questo possa essere il primo di tanti incontri, perché ciascun settore possa arricchirsi attraverso la conoscenza dell’altro.

La terza visita è stata da parte del Nunzio Apostolico del Kazachstan, Arcivescovo George Panamthundil , perchè desiderava conoscere le nostre attività e visitare la nostra sede. Per questa occasione, il nostro coro composto da ragazzi con bisogni speciali ha preparato delle canzoni da far ascoltare al Nunzio, seguito da un momento di condivisione.

Vorremmo ringraziare tutte le persone nuove che abbiamo incontrato in questi mesi, e quelle che continuano a sostenerci da tempo, perché il vostro aiuto è davvero prezioso! Di seguito, volevamo presentarvi i nostri quattro corsi professionali, che svolgiamo settimanalmente qui al Centro con i nostri ragazzi con bisogni speciali.

Una storia

Vorremmo raccontarvi la storia di Mukammed, un ragazzo di 17 anni che ha frequentato il nostro Centro. Noi l’abbiamo conosciuto quando era piccolo, infatti, è stato inserito dieci anni fa nel progetto del “Sostegno a distanza”, promosso da AVSI. Il suo sostenitore è sempre rimasto molto fedele e per questo lo ringraziamo enormemente. Mukammed ha una paralisi cerebrale lieve e, inizialmente, era molto chiuso, anche per il fatto che non ha mai frequentato la scuola, ma riceveva lezioni a casa da parte di un insegnante statale, come succede spesso a molti ragazzi con disabilità. Per questo, non ha mai avuto grandi possibilità di integrarsi e frequentare altri ragazzi della sua età.  

Presso il nostro Centro, ha iniziato a frequentare settimanalmente gli ambulatori di riabilitazione e, grazie anche all’aiuto dell’assistente sociale che lo seguiva a casa, siamo riusciti a fare un grande lavoro con lui. In particolare, è avvenuto un grande cambiamento in lui quando ha iniziato a frequentare, presso il nostro Centro, i corsi di ginnastica con l’insegnante Baktiar. Infatti, aveva bisogno di essere seguito singolarmente e fare degli esercizi particolari che lo aiutassero a migliorarsi. Gradualmente, è nato un vero rapporto con il suo insegnante, che è diventato come un padre per lui. Infatti, nello stesso periodo, suo padre si era allontanato dalla famiglia, lasciando alcuni debiti e la madre da sola.

In questi anni, nel lavoro con Baktiar, Mukammed è molto cambiato, infatti, ha iniziato a tirare fuori le sue domande, i suoi desideri riguardo al futuro, le sue preoccupazioni, anche rispetto alla famiglia. Baktiar è stato per lui un vero punto di riferimento, sia a livello umano che pratico, che gli ha permesso anche di iniziare a frequentare i corsi di ginnastica di gruppo, insieme agli altri ragazzi. Inoltre, l’anno scorso ha iniziato a muoversi autonomamente con i mezzi di trasporto, cosa che non aveva mai fatto. Inizialmente, Baktiar lo andava a prendere alla fermata del bus vicino al Centro, ma poi è diventato completamente autonomo.

Nazgul e Baktiar hanno aiutato Mukammed a realizzare un suo grande sogno, ovvero, iscriversi a una scuola superiore e prendere una borsa di studio, cosa molto difficile per chi, come lui, ha sempre ricevuto lezioni individuali a casa, seguendo un programma ridotto rispetto a quello della scuola statale. Da settembre, ha iniziato a frequentare la scuola superiore di informatica ed è molto contento. Sta facendo fatica con alcune materie, come matematica e chimica, perché ha grandi lacune a causa del suo percorso di studi. Inoltre, Mukammed non conosce bene la lingua russa, dato che non era compresa nel suo programma, per cui sta riscontrando alcune difficoltà nel seguire i corsi in russo.

A novembre è venuto a trovarci e ci ha raccontato che nella sua classe ci sono due ragazzi con cui sta facendo amicizia. Inoltre, sta andando ogni mattina a scuola da solo, e alcuni pomeriggi rimane lì con alcuni insegnanti che lo aiutano. Appena è arrivato, ha chiesto subito di Baktiar e ha seguito e guidato la lezione di ginnastica con lui e gli altri ragazzi.

Ci commuove vedere il cambiamento che avviene in alcuni ragazzi del nostro Centro, e questo ci dà la forza e la speranza di continuare questo lavoro! Ringraziamo anche tutti i sostenitori, perché senza il loro aiuto, tutto questo non sarebbe possibile!

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